Ipocrisie Natalizie.
Pensiero del mattino 12 dicembre 2019.
Ipocrisie natalizie.
Da sempre si è detto che il Santo Natale è la festa più bella che ci sia. Una festa religiosa che ci riporta tutti bambini e ci inonda di dolcissimi ricordi. Ad ognuno ha lasciato il calore del camino e l’intramontabile nostalgia di quando si era in famiglia, con i nostri nonni e genitori. Un percorso di affetti e un percorso spirituale, basato sull'umiltà e sul rispetto di quelle persone che poi sono diventate esempi di vita. Una festa religiosa dove si scambiavano doni semplici e poco costosi, doni che toccavano l’affetto e il profondo del cuore. Tutti: figli, nipoti, parenti ed amici, senza fatica si andava a fare gli auguri ai propri cari, ai nonni. Tutto spontaneo, senza malizia, senza far finta di voler bene; solo auguri sinceri. Oggi invece, proprio a Natale si formula quell’augurio con ipocrisia, giusto per farlo, tanto neanche si sente più l’importanza di accogliere Gesù che nasce nella “capanna” del nostro cuore. Natale è ogni giorno, ogni giorno dobbiamo comportarci bene e far crescere dentro il cuore l'amore vero, per gli altri e per se stessi, l'amore per il dovere, l'amore per il rispetto altrui, altrimenti rimarranno solo i segni esteriori. Se è nostra intenzione preparare il cuore per accogliere il bambino Gesù è necessario coltivare la parte spirituale: conversione, preghiera, sacramenti. Pensiamoci bene prima di fare dei gesti meccanici; Gesù bambino è venuto per portare amore e far sì che anche noi possiamo portarlo dove amore manca. “Poi fai come vuoi è solo un consiglio spirituale”. Buona giornata di cuore, vi benedico, diacono Don Emilio Cioffi, l’aggiusta sedie”, di Dio. Amen